Nel Terzo Settore, ogni azione conta. Eppure, molti enti non profit in Italia non stanno sfruttando a pieno uno degli strumenti più efficaci per coinvolgere i propri sostenitori: l’email marketing.

Secondo il Report "Terzo Settore & Digitale", solo il 43,6% si dichiara competente in materia e il 50% non lo utilizza affatto. Un dato sorprendente, soprattutto se pensiamo che l’email è il canale con il più alto tasso di conversione e il miglior controllo sull’audience. Questo articolo è pensato per aiutarti a scoprire perché l’email marketing è uno strumento strategico per il fundraising.

Email marketing per il non profit: perché è una risorsa sottovalutata

Nel mondo del non profit, spesso si tende a privilegiare strumenti percepiti come più immediati, come i social media. Secondo il Report "Terzo Settore & Digitale", quasi il 94% degli enti intervistati sfrutta i social media per promuoversi. Mentre in tema di email marketing:

  • Il 56,4% degli enti considera insufficienti le proprie competenze in email marketing, mentre si sente più preparato sulla cybersicurezza.
  • Solo il 50% utilizza questo canale per comunicare con la propria community, nonostante l’82,9% di chi lo fa invii newsletter con costanza.

Perché succede questo?

  1. Sottovalutazione strategica: si pensa che l’email marketing sia meno efficace di campagne social o a pagamento.
  2. Percezione di complessità: si teme che servano competenze tecniche avanzate.

In realtà, l’email marketing è il canale più diretto e controllabile: le liste sono un asset proprietario, non soggetto ad algoritmi. E il costo? Fisso, chiaro, prevedibile.

E questo è un punto fondamentale da cui dovrebbero partire tutte le decisioni di business quando si tratta di investimenti di marketing: le liste contatti sono un asset proprietario e redditizio. Perché? Perché è qui che puoi trovare i tuoi futuri donatori. Sono persone che hanno attivamente ed esplicitamente mostrato un interesse verso quello che la tua organizzazione fa. 

Social media o email marketing? Le differenze che ogni ente dovrebbe conoscere

Il 93,2% degli enti usa i social media per promuoversi, ma questi canali non garantiscono visibilità costante e richiedono budget pubblicitari per ottenere risultati. Al contrario, l’email marketing ti offre:

  • Controllo totale: decidi tu quando e cosa comunicare. Nessun algoritmo e nessun budget pubblicitario per spingere post organici e sponsorizzate.
  • Costo prevedibile: nessuna spesa nascosta, nessun algoritmo da assecondare. Si può iniziare con meno di 20-30 Euro al mese. 
  • Relazione personale: una comunicazione 1:1 che dura nel tempo.

Il mix vincente? Usa i social per attirare nuovi interessati e l’email per coltivare relazioni e trasformare contatti in donatori.

Cosa puoi fare con l’email marketing se gestisci un’organizzazione non profit

L’email marketing non è solo newsletter. Ogni tipologia di email ha un ruolo strategico nel coinvolgimento e nella raccolta fondi:

  • Newsletter: informano e fidelizzano. Meglio invii mirati a segmenti specifici che invii generici.
  • DEM: promuovono eventi, raccolte fondi, iniziative speciali.
  • Email automatiche: danno il benvenuto, ringraziano, aggiornano su progetti o eventi.

Ma per ottenere risultati concreti, è essenziale adottare una strategia strutturata basata sul funnel del fundraising. Questo approccio consente di accompagnare ogni contatto lungo un percorso che va dalla semplice consapevolezza alla donazione regolare e, infine, all’ambassadorship.

Il funnel del fundraising: come trasformare un contatto in sostenitore fedele

  1. Consapevolezza: attira nuovi contatti raccontando la tua causa. Usa i social, il sito web, landing page con form, campagne offline e form d’iscrizione per raccogliere email.

    Da qui in poi si inserisce l’email marketing come strumento strategico per generare conversioni ad ogni step del funnel.
  2. Interesse: alimenta la curiosità con contenuti informativi via email che spiegano cosa fa l’organizzazione e perché è importante.
  3. Coinvolgimento: invita a partecipare a eventi, webinar, iniziative di raccolta fondi. Segmenta il pubblico per proporre messaggi personalizzati.
  4. Donazione: rendi semplice l’azione con call-to-action chiare, landing page ottimizzate e un’email di ringraziamento immediata.
  5. Fidelizzazione: aggiorna i donatori sull’impatto delle loro donazioni. Invia storie, risultati e opportunità di partecipazione.
  6. Ambassador: trasforma i sostenitori più coinvolti in promotori attivi. Offri badge digitali, contenuti da condividere, iniziative esclusive.

GetResponse: uno strumento pensato anche per il Terzo Settore

GetResponse supporta il settore non profit con una piattaforma completa di marketing online che aiuta associazioni, ONG ed enti benefici in tutte le fasi del funnel: dal coinvolgere nuovi potenziali sostenitori, alla conversione attraverso la Raccolta Fondi fino alla fidelizzazione e alla creazione della propria Community. Con strumenti intuitivi per l'email marketing, processi di automazione e strumenti di costruzione liste tra cui i webinar, facilita la crescita e l’impatto delle organizzazioni. Scopri di più sulle soluzioni di GetResponse su For non profit.

Ottimizza i tuoi asset digitali per alimentare il funnel

Per riempire la parte alta del funnel non è necessario investire in costose campagne pubblicitarie. È più efficace ottimizzare i tuoi asset proprietari. Vediamo insieme da dove iniziare.

1) Moduli d’iscrizione… alla newsletter

La newsletter è uno strumento fondamentale per creare autorevolezza, fiducia e quindi nuove donazioni. Inserisci il modulo di iscrizione in tutte le pagine del sito, in particolare quelle con più traffico (qui ti verranno in aiuto i report di Google Analytics).

Integrate il modulo nella homepage del vostro sito che con buona probabilità rappresenta la pagina più visitata sia dal traffico organico, sia dal traffico diretto ed eventualmente da altre attività di marketing che deciderai di mettere in campo. 

Hai un blog e una strategia di content marketing? Perfetto. Valuta anche in questo caso un form integrato per raccogliere iscritti interessati a ricevere aggiornamenti ed approfondimenti dal tuo blog.

2) Pop-up di raccolta fondi e banner promozionali

Attivali nelle pagine “calde”, come quelle che raccontano un progetto. Gli exit pop-up sono particolarmente efficaci per non perdere l’occasione di convertire traffico qualificato ed interessato. 

Non solo Pop-up ma anche banner o barre promozionali: si tratta di un formato fisso che visibile per un determinato periodo di tempo. Scegli tu le date e la posizione nella pagina per renderla più o meno visibile/invasiva. Ad esempio puoi promuovere la tua campagna 5x1000 nel periodo in cui i visitatori del tuo sito web effettuano la dichiarazione dei redditi.

3) Eventi gratuiti come lead magnet

Organizza webinar gratuiti o eventi offline con pre-registrazione per raccogliere contatti e invitarli a partecipare. Sfruttali per presentare la tua realtà associativa, per il lancio di campagne di fundraising in cui potete presentare progetti, testimonianze reali e aumentare l’autorevolezza e quindi la fiducia. Non dimenticare di inviare email di "follow-up" dopo l'evento con materiali, aggiornamenti e nuovi inviti all'azione.

4) Promozione della newsletter e pagine web dedicate

Non basta avere una newsletter, è necessario promuoverla. Crea un set di storie su Instagram o Facebook per evidenziarne i contenuti e guida l’utente verso una landing page dedicata, non al sito generico che potrebbe disperdere le conversioni.

Crea pagine dedicate per ogni singola iniziativa, raccolta fondi o evento. Ricorda: una landing = un obiettivo = una conversione.

Ogni contatto nella tua lista è un potenziale donatore: coltivalo con attenzione e strategia.

👉 Lo scorso 19 marzo, insieme a Italia non profit e For non profit, abbiamo approfondito il valore strategico dell'email marketing per gli Enti non profit nel corso di un webinar gartuito.​ Scarica ora la registrazione di Email Marketing e non profit. Come coinvolgere, fidelizzare e far crescere la tua Raccolta Fondi

Segmentazione e automazioni: i due alleati invisibili della tua strategia

Una delle leve più potenti dell’email marketing è la segmentazione. Conoscere il tuo pubblico e suddividerlo in gruppi omogenei ti permette di personalizzare i contenuti e rispondere in modo preciso ai bisogni informativi e motivazionali di ogni contatto. Ecco alcuni esempi di segmenti efficaci:

  • Nuovi iscritti
  • Donatori occasionali
  • Donatori regolari
  • Volontari
  • Contatti interessati a specifici progetti o aree tematiche

A partire da questi segmenti puoi attivare sequenze automatiche di email che seguono il ciclo di vita del contatto:

  • Welcome series (sequenze di benvenuto): accogli i nuovi iscritti (ad esempio alla tua newsletter!) spiegando la missione dell’ente, i progetti in corso e cosa aspettarsi dalle future comunicazioni.
  • Email di ringraziamento: ogni donazione dovrebbe essere seguita da un messaggio personalizzato e caloroso di gratitudine.
  • Follow-up su eventi o campagne: aggiorna chi ha partecipato su come sono andate le cose e su come continuare a contribuire.
  • Email periodiche con contenuti mirati: per mantenere alto l’engagement, condividi testimonianze, risultati concreti e nuove iniziative.

Con strumenti come GetResponse puoi impostare facilmente queste sequenze e monitorarne l’efficacia, misurando le conversioni e il coinvolgimento nel tempo.

L'email marketing come alleato strategico per il tuo Ente

L’email marketing è un alleato strategico per la tua organizzazione perché ti permette di controllare messaggi e tempi, di coltivare relazioni durature e personalizzate, di ottenere un ritorno economico misurabile e sostenibile.

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GetResponse

GetResponse offre una suite completa di strumenti di marketing online realizzati su misura per le piccole e grandi imprese.



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